Si sono tutti riuniti a Esino Lario, un paesino arroccato sulle montagne che sormontano il lago di Como. Sono loro, i “wikipediani”, tutti riuniti per ascoltare Jimmy Wales che Wikipedia l’ha fondata e l’ha vista crescere.
Wales, co-fondatore dell’enciclopedia numero 1 al mondo, non può fare a meno però di iniziare il Wikimania 2016 con un omaggio, emozionandosi al pensiero che Jo Cox, deputata laburista inglese impegnata nel referendum sulla Brexit, sia stata barbaramente uccisa per una questione tutta politica. “Volevo solo ricordarla, era una mia amica”, confessa Wales.
Un’occasione, questa, utile anche per approfondire un po’ i termini della questione Brexit: “Ieri la Gran Bretagna ha votato per abbandonare l’Europa. Sono statunitense, vivo a Londra e tra qualche anno mi trasferirò a Londra. Personalmente speravo di diventare un europeo, ma il punto non è questo, quanto semmai il fatto che la campagna pro Brexit sia stata carica d’odio, razzista e divisiva”.
E Wikipedia, un ruolo in tutto questo ce l’ha eccome: l’enciclopedia online è nata “per abbattere i muri e per sconfiggere l’odio”. “Vogliamo essere un ponte per mettere in comunicazione la gente”, e da qui parte anche la stoccata al candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump, notoriamente impegnato in una campagna elettorale anti Islam, anti immigrati e dai tratti nazionalisti.
E’ insomma una Wikipedia un po’ politica quella che si è riunita al Wikimania 2016, ma una Wikipedia che più che entrare nei termini delle questioni di parte chiede solo una cosa: libertà e rispetto. Quei valori che del resto tenta di instillare tra la gente con l’arma che le riesce meglio di impugnare: la conoscenza.