Arrestato Ernesto Fazzalari, 46 anni, considerato il secondo boss più pericoloso appena dopo Matteo Messina Denaro. Su di lui pende una condanna all’ergastolo.
Renzi soddisfatto e il ministro Alfano particolarmente orgoglioso: questi i sentiment del governo a margine dell’arresto di Ernesto Fazzalari, 46 anni, considerato uno dei latitanti mafiosi più pericolosi della scena italiana e ricercato non a caso da almeno 20 anni.
Fazzalari è stato arrestato nelle prime ore del mattino, giornata a partire dalla quale sconterà finalmente la sua pena: su di lui pende una condanna all’ergastolo per associazione a delinquere di tipo mafioso, porto e detenzione illegale di armi, omicidio e altro ancora. L’uomo, come riferisce un comunicato diramato dai Carabinieri, è il secondo ricercato per importanza e pericolosità appena dopo Matteo Messina Denaro.
L’arresto è avvenuto a Taurianova, dentro un’abitazione sita in un complesso di caseggiati. A scovarlo sono stati i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto del Gruppo Intervento Speciale e dello Squadrone Cacciatori Calabria. Un arresto, insomma, avvenuto nell’ambito di un’articolata attività di indagine dalla Dda di Reggio Calabria.
Fazzalari è stato sorpreso nel bel pieno del sonno dai militari che lo hanno individuato nell’abitazione di Taurianova. Il boss non ha opposto resistenza e ha collaborato nel fornire le proprie generalità, lasciandosi ammanettare subito dopo.
All’arresto è seguita una seconda perquisizione nell’ambito della quale i carabinieri hanno trovato una pistola con tanto di munizionamento, arma che a quanto pare il latitante non avrebbe fatto in tempo ad utilizzare. Nella casa del boss era presente anche una donna 41enne arrestata a sua volta con l’accusa di procurata inosservanza di pena, concorso di detenzione di arma comune da sparo e ricettazione. Ma delle prime indiscrezioni affermano che nella casa sia stato rinvenuto anche altro materiale che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti.