Salini Impregilo firma contratto da 3.9 miliardi col Tagikistan

Il gruppo italiano di costruzioni Salini Impregilo porta a casa un altro affare: firmato un contratto da 3.9 miliardi col Tagikistan.

E’ in arrivo una nuova commessa per Salini Impregilo. La società ha firmato un contratto del valore di 3.9 miliardi con il Tagikistan per la realizzazione di una diga per l’impianto idroelettrico di Rogun. Questo il contenuto di quanto riferito dall’ufficio del presidente del Tagikistan, Imomali Rakhmon, che nelle scorse ore ha incontrato Pietro Salini, l’amministratore delegato del gruppo di costruzioni.

Non appena diffusa la notizia, il titolo in Borsa di Salini Impregilo è cresciuto del 3.55% superando la soglia psicologica dei 2.40 euro (e toccando infatti quota 2.628 euro), dopo lunghi mesi in cui il titolo aveva persino visto dimezzare il proprio valore. La crescita del titolo Salini Impregilo dovrebbe continuare a crescere, tanto è vero che gli analisti si attendono una estensione del trend positivo anche fino 3/3.20 euro.

In fondo questa non è certo la prima conquista del gruppo italiano di costruzioni. La commessa di oggi segue infatti a quella vinta giusto appena lo scorso 17 giugno, quando Salini firmò un contratto col Kuwait per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria del valore di 955 milioni di dollari: in questo caso la quota di competenza del gruppo italiano è pari al 55% del totale del totale, per un controvalore in termini numerici di circa 480 milioni di euro.

Prima l’accordo col Kuwait e ora quello col Tagikistan stanno permettendo a Salini Impregilo di arrivare a soddisfare la raccolta ordini che si era prefissata a inizio anno: la società aveva posto l’obiettivo di fare affari per 4.5 miliardi di euro nell’anno, e i contratti stretti di recente hanno già provveduto a coprire il 70% del totale!

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