Google di nuovo nel mirino Ue per almeno due ragioni: ecco quali

Google Inc. finisce nell’occhio del ciclone: l’Unione Europea mette sotto accusa il colosso per almeno due ragioni. Ecco di cosa si tratta.

La Commissione Ue ha di nuovo puntato i riflettori su Google Inc. L’accusa dell’Unione Europea è che il motore di ricerca tenda a favorire il suo sito di comparazione prezzi, senza concedere sufficiente spazio ai tanti altri portali web che pure offrono lo stesso identico servizio. E poi c’è anche un’altra accusa in tavola, ossia quella di avere “artificialmente ristretto” la possibilità per i siti terzi di mostrare nelle loro pagine le pubblicità dei motori di ricerca concorrenti.

Google e la sua holding Alphabet, avranno circa due mesi di tempo per rispondere alla prima accusa mossa dall’Antitrust Ue, mentre per quanto riguarda la seconda causa, cioè quella relativa alle pubblicità AdSense presumibilmente alterate, sono state concesse 10 settimane di tempo per permettere a Big G di dimostrare la sua innocenza.

Margrethe Vestager, commissaria Ue alla concorrenza, ha dichiarato: “Oggi abbiamo rafforzato il nostro caso secondo cui Google abbia indebitamente favorito il suo stesso servizio di comparazione prezzi nei suoi risultati di ricerca e sollevato anche preoccupazioni sul fatto che Google abbia impedito ai concorrenti di piazzare le loro pubblicità su siti terzi”.

Ora da quel di Mountain View ci sarà la possibilità di rispondere alle preoccupazioni della Vestager, che dal canto suo si è detta “pronta a prendere in considerazione ogni argomento prima di decidere come portare avanti questi casi”. Ma la commissaria ha anche avvertito che nel caso si dovessero palesare le colpe di Google, “la Commissione avrà il dovere di agire per proteggere i consumatori europei”.

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