Yahoo: Marissa Mayer, e quell’intervista dalle mille polemiche

Un’intervista rilasciata da Marissa Mayer, CEO uscente di Yahoo, scatena un mare di polemiche. Ecco perché.

Marissa Mayer, amministratore delegato di Yahoo, nel corso di un’intervista concessa a Bloomberg Business Week ha dichiarato che il successo di un’azienda viene determinato dal lavoro dei suoi dipendenti. Secondo la ex numero uno di Yahoo, quanto più in un’azienda c’è impegno e dedizione al lavoro, tanto più sarà il successo garantito per quella società.

La Mayer, 42 anni e madre di tre figli, ha creato però un sacco di scompiglio con queste sue dichiarazioni, generando polemiche che si propagano dall’Inghilterra fino agli Stati Uniti. Il motivo? Perché in molti hanno visto questa intervista come una sorta di auto-elogio da parte di Marissa: “Sono stata la dipendente numero 20 di Google”, ha detto. “Ho ricoperto il ruolo di CEO di Yahoo”, ha continuato. E poi, “io ho lavorato per 130 ore a settimana, 18 ore al giorno e weekend compresi!”.

Il motivo per cui queste sue dichiarazioni hanno generato tante polemiche, però, non sta solo nel fatto che la Mayer si sia vantata in modo forse un po’ troppo esagerato di lei stessa, ma che a pronunciare quelle parole sul “lavoro duro”, sulla “perfetta organizzazione” e sull’andamento ideale di una azienda sia stata proprio lei che di fatto ha consegnato Yahoo – di cui era a capo – nelle mani di un acquirente esterno quale è appunto Verizon Communications.

Non dimentichiamo infatti che la web company è stata acquisita da Verizon per la “modica” cifra di 4.8 miliardi di dollari! E proprio da questa acquisizione in poi si aprono nuovi orizzonti per Yahoo che dovrebbe ora essere trasformata in qualcosa di molto diverso.

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