Tassa sui rifiuti, Iva illegittima: partono i rimborsi

Dopo la sentenza sull’illegittimità dell’Iva applicata alla tassa sui rifiuti, iniziano ad arrivare i primi rimborsi a chi ne ha fatto richiesta.

La Corte di Cassazione ha stabilito in diverse occasioni che Tia, Tares e più in generale quelle che possono essere classificate come tassi sui rifiuti, fossero imposte a tutti gli effetti e non, come si è sempre pensato, un corrispettivo dovuto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

In tale sottigliezza si nasconde un risvolto molto importante, perché secondo questa nuova classificazione la tassa sui rifiuti non può essere soggetta ad Iva. Per questo motivo, da quando la Cassazione si è espressa in tal senso, in tutta Italia sono cominciate a fioccare richieste di rimborso da parte di cittadini che si sono fatti aiutare dalle associazioni dei consumatori.

La vicenda è entrata nel vivo solo in Toscana, dove la sede lucchese di Aducons ha iniziato a ricevere i primi rimborsi arrivati da Sistema Ambiente a tutti quei cittadini che avevano presentato ricorso: il rimborso totale finora è arrivato a più di 6 mila euro, per una restituzione pro capite che si aggira tra i 150 e i 300 euro a testa, con punte che arrivano anche a 500 euro.

In pochi ne sono a conoscenza – pochi quanto meno rispettivamente al numero totale dei contribuenti – ma resta il fatto che il rimborso Iva può essere ancora richiesto per fatture retroattive fino al 2006. E occhio, perché l’Iva non è recuperabile solo relativamente alla tassa sui rifiuti, ma lo è anche sulle bollette dell’energia e canone Rai!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *