Ponte sullo Stretto, il Governo apre: è guerra sulle cifre

Anche il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio apre al Ponte sullo Stretto di Messina: “Se dovessimo investirci soldi, non capisco quale sarebbe il problema”.

Il premier Matteo Renzi nei giorni scorsi ha aperto all’ipotesi che il Ponte sullo Stretto possa diventare realtà, e a fargli eco poche ore dopo è il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. A chi gli ha chiesto conto delle affermazioni fatte dal presidente del Consiglio, il ministro ha affermato: “Se anche lo Stato dovesse investire in questo progetto non capisco quale sarebbe il problema. Stiamo mettendo 4 miliardi sul tunnel del Brennero, 6 miliardi sull’alta velocità Milano-Venezia e altri 6 sulla Napoli-Bari”.

Il nodo riguardante il Ponte sullo Stretto, oltre che squisitamente politico – perché fu battaglia storica di Silvio Berlusconi – riguarda anche le cifre in quanto tali. Secondo l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini, un’infrastruttura di questo tipo volta a mettere in comunicazione la Calabria con la Sicilia verrebbe a costare intorno ai 4 miliardi di euro.

E di questa cifra sembra che il governo sia disposto a metterne di tasca sua una buona metà: 2 miliardi si vocifera sia l’investimento che il governo potrebbe finanziare da parte sua per realizzare il Ponte sullo Stretto.

Tuttavia c’è ancora un’altra possibilità in piedi: l’utilizzo dei fondi europei. L’Europa, infatti, si è detta disposta in più di una occasione a finanziare il corridoio Napoli-Palermo. Un corridoio del quale il Ponte sullo Stretto entrerebbe a far parte alla perfezione, effettivamente. Ma se si farà o non si farà, al di là delle cifre e di chi le finanzierà, non è ancora poi così chiaro.

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