Samsung sospende le vendite di Galaxy Note 7: tracollo in Borsa

Samsung ha deciso di sospendere la messa in vendita di Galaxy Note 7. E il titolo azionario crolla di oltre 8 punti percentuali.

Inizialmente c’era stato il ritiro delle unità difettose e sembrava che la questione si sarebbe risolta in questo modo. E invece no, perché il caso che ruota attorno a Galaxy Note 7 e alle esplosioni della batteria che lo vedono coinvolto in prima persona sta assumendo toni un po’ più drammatici del previsto.

Samsung infatti ha deciso non solo di ritirare dal mercato gli esemplari difettosi di questo phablet, ma anche di far rientrare quelle presumibilmente sane, e di bloccare altresì tanto la produzione quanto la vendita dei modelli che non sono ancora arrivati sul mercato. Un gioiellino tecnologico su cui erano state puntate parecchie speranze, insomma, si è trasformato nella causa che trascinerà l’azienda in una sorta di “nuovo periodo nero”.

E come prevedibile, la notizia della sospensione di Galaxy Note 7 ha portato il titolo azionario di Samsung a un vero e proprio tracollo finanziario: il titolo del colosso tecnologico ha perso quest’oggi ben 8 punti percentuali. Si tratta di un tonfo che ha portato giù anche l’indice borsistico Kospi dell’1.2%.

Considerando che le esplosioni vere e proprie sono ridotte a una quarantina di casi in tutto il mondo e che per questo fenomeno Samsung ha ritirato ben 2.5 milioni di Note 7 sparsi in dieci mercati diversi, è esemplificativo di come le batterie esplosive abbiano stravolto il naturale fluire delle politiche interne all’azienda.

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