S&P taglia stime crescita per l’Italia, ma plaude al governo

Standard&Poor’s taglia le stime di crescita per l’Italia, ma plaude al lavoro fatto dal governo. Rating confermato.

Standard&Poor’s afferma che l’Italia è sulla retta via per la crescita, ma che rimane ancora una certa fragilità di fondo su cui bisognerebbe lavorare. L’agenzia di rating ha deciso così di tenere invariato il rating attribuito all’Italia di BBB-/A-3 con outlook stabile, abbassando però le previsioni di crescita sul PIL che passano dall’1.1% al 0.9% per il 2016 e dall’1.3% al 0.8% per il 2017.

“L’idea prevalente è che la ripresa dell’economia italiana stia procedendo per il verso giusto grazie anche alle riforme varate sulla scuola, sul comparto bancario, sul mercato del lavoro e sul fronte istituzionale – dicono da S&P – ma non si può fare a meno di notare come il tasso di disoccupazione continui a rimanere alto”. Secondo l’agenzia di rating statunitense, “i consumi saranno sostenuti da una inflazione bassa, da un Fisco meno vessatorio e da una politica monetaria più accomodante”.

Per quanto riguarda il lavoro svolto dal governo in carica, S&P guarda di buon occhio le riforme varate e anche quelle che verranno. E sul referendum costituzionale ammette: “La vittoria del Sì porterà più stabilità e anche a dei governi più efficienti”, ma al tempo stesso si sente di affermare che nel caso in cui a prevalere fossero i No, “non succederebbe nulla di preoccupante”.

Infatti, secondo gli analisti di S&P, l’importante è che l’Italia – al netto della Costituzione vigente – continui sulla strada delle riforme.

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