Bob Dylan diserta il Nobel: non andrà a ritirarlo per “impegni personali”

Bob Dylan non andrà a ritirare il Premio Nobel: alla cerimonia del 10 dicembre lui non ci sarà. La ragione? Presunti “impegni personali”.

Dopo 32 giorni di silenzio, finalmente Bob Dylan è uscito fuori dal guscio. La lettera che ha inviato all’Accademia di Stoccolma però ha amareggiato non solo gli addetti ai lavori, ma un po’ tutto quanto il panorama internazionale: in quella lettera, infatti, il cantautore spiega che non andrà in Svezia a ritirare il Premio Nobel assegnatogli il 13 ottobre scorso perché la sua agenda al momento è “troppo ricca di impegni”.

Nella lettera Bob Dylan si dice “estremamente onorato” del riconoscimento che gli è stato attribuito un mese fa, ma alla cerimonia di consegna del Nobel prevista per il 10 dicembre prossimo alla presenza del re di Svezia, lui non ci sarà.

Una scelta, la sua, che come prevedibile ha destato una spirale di critiche perché ritenuta poco rispettosa nei confronti dell’altissimo riconoscimento che gli è stato concesso. L’Accademia dal canto suo ha risposto di augurarsi che Dylan possa comunque dare la Nobel Lecture prevista dal protocollo entro sei mesi al massimo. E’ chiaro però che sia un evento assolutamente eccezionale (se non unico nella storia) il fatto che un artista venga premiato e accetti il Nobel e poi non si rechi nemmeno a Stoccolma per prendere parte alla cerimonia di premiazione.

Ci sono stati dei precedenti di diserzione, ma sempre ben giustificati. Ad esempio, tra i più recenti ci furono quelli della birmana Aung San Suu Kyi e del cinese Liu Xiaobo, i quali furono premiati col Nobel per la pace per il loro lavoro svolto a difesa dei diritti umani: anche loro non si recarono a ritirare fisicamente il premio, ma in quel caso accadde perché entrambi erano rinchiusi in carcere dai regimi dei loro Paesi.

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