Tassa di soggiorno: cos’è e come si determina

Cos’è e come si determina la tassa di soggiorno che viene fatta pagare ai turisti?

La tassa di soggiorno è una tassa fissa che viene fatta pagare a coloro che soggiornano presso alberghi e strutture ricettive. Questa tassa esiste non solo in Italia, ma anche in diverse altre realtà del mondo, ma per quel che riguarda lo specifico caso italiano, com’è che funziona?

In Italia la tassa di soggiorno non è che un’imposta per persona per notte che i turisti pagano direttamente alla struttura alberghiera presso la quale hanno deciso di pernottare. L’ammontare di questa tassa varia in base alla municipalità e anche al tipo di struttura in cui si pernotta, perché è il Comune ad avere voce in capitolo nella sua determinazione: solitamente questo contributo varia in media tra 1 e 5€ al giorno per persona, anche se esistono realtà come Roma che questo limite lo sforano e che propongono un range che va anche da 3 a 7€.

Roma è infatti la città con la tassa di soggiorno più elevata, mentre Firenze spazia da un minimo di 1€ – generalmente applicato per agriturismi e b&b – fino a un massimo di 5€. Milano, invece, si muove tra i 2 e i 5€ al giorno. Tra le città più care sotto questo punto di vista c’è anche Venezia.

Tuttavia ci sono delle norme di respiro nazionale che prevedono che la tassa di soggiorno non vada fatta pagare ai soggetti residenti, ai bambini fino ai 10 o ai 14 anni, ai disabili e ai loro accompagnatori, ai malati e ai loro assistenti, a chi pernotta in ostelli della gioventù, al personale delle forze armate, agli accompagnatori turistici e agli autisti di pullman.

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