Le società partecipate sono in calo: in un anno c’è stata una diminuzione del 10%. Circa 2mila quelle che non impiegano alcun addetto.
Nel 2014 le società partecipate dal settore pubblico sono 9.867, con una forza lavoro impiegata pari a 846.283 addetti. Sono questi i dati forniti dall’Istat, che dedica un intero report al comparto. “Rispetto al 2013 – afferma l’Istituto di Statistica – il numero delle unità partecipate si è contratto del 10% e gli addetti dell’11.2%”.
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Secondo i dati, inoltre, le controllate pubbliche in perdita sono il 27.6% rispetto al totale, un numero sicuramente inferiore rispetto al 35.1% delle imprese non controllate da soggetti pubblici. Le perdite del settore, nel 2014, ammontano invece a 855 milioni di euro circa e gli utili a più di 1.9 miliardi, per un saldo che rimane quindi positivo per poco più di 1 miliardo di euro.
Nel 2014 si contano circa 2mila imprese a partecipazione pubblica con un numero di addetti praticamente pari allo zero. Sono invece 1.138 le realtà a partecipazione pubblica che non risultano più attive, cioè senza addetti ma anche senza fatturato, pur avendo comunque presentato nel 2014 una dichiarazione contabile o fiscale. Sono quelle che l’opinione pubblica è ormai solita appellare come “scatole vuote” o “società fantasma”.
Le partecipate svolgono soprattutto attività di produzione di servizi. Gli ambiti con il maggior numero di imprese attive sono le Attività professionali, scientifiche e tecniche in cui operano il 14.3% delle partecipate; ma anche il Trasporto e magazzinaggio, che impiega oggi il 10.9% delle partecipate e il 41.9% degli addetti.