Terremoto, i 28 milioni devoluti via sms non sono ancora arrivati

I 28 milioni di euro devoluti dagli italiani per il terremoto non sono ancora arrivati a destinazione: tutta colpa della burocrazia.

I 28 milioni di euro donati dagli italiani a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia non sono ancora giunti a destinazione, ma anzi, sono rimasti bloccati nel conto aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato. A riferirlo il ministro dei Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, in risposta a una interrogazione avanzata alla Camera dei Deputati dal Movimento 5 Stelle.

Come ricostruiscono alcuni quotidiani, i soldi ci sono ma non si possono ancora toccare: la burocrazia prevede infatti che prima venga effettuata l’analisi dei danni prodotti dal terremoto in ciascuna regione colpita, e che solo successivamente i soldi ricevuti dalla beneficenza arrivino nelle mani di un comitato di garanti che vigili sul loro corretto utilizzo.

Insomma, ancora una volta, e pur a fronte di una situazione emergenziale accentuatasi con il terremoto e le slavine di neve dei giorni scorsi, i soldi per i terremotati non riescono ad arrivare a destinazione. Si tratta di una procedura che la deputata Laura Castelli, da cui è partito il question time, ha definito “incredibilmente lenta” e “paradossale”, perché in effetti la solidarietà finisce col rimanere ostaggio della burocrazia.

In tutto sono stati racimolati 19 milioni di euro via sms al numero 45500, e altri 8 milioni di euro arrivati mediante bonifico bancario sempre al conto corrente solidale. Ma il terremoto e il meteo avverso continuano a giocare imperterriti la loro parte.

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