Riforma del catasto: arriva la stangata? Confedilizia chiede lo stop

La annunciata riforma del catasto intimorisce Confedilizia, che teme una nuova stangata in arrivo.

Inserito nel piano nazionale delle riforme che arriverà in concomitanza con il Documento di economia e finanza (Def), il progetto di riforma del catasto si appresta ad entrare nel vivo. Si tratta di una riforma attesa da molti anni, anche se le associazioni dei consumatori stanno già sul piede di guerra perché timorose del fatto che con l’arrivo della legge possa tornare ad aumentare il carico fiscale che grava sui proprietari di casa.

A questo proposito Confedelizia ha lanciato un allarme, rendendo nota al governo Gentiloni tutta la sua preoccupazione: “Non è certo questo il momento per avviare un percorso nuovo. Checché se ne dica – scrive la Confederazione – la Commissione europea non può inserire il tema catasto nelle sue rituali raccomandazioni copia e incolla, senza avere un minimo di contatto con la realtà. Per il settore immobiliare ci sono altre urgenze che non hanno nulla a che vedere con la riforma del catasto”.

Secondo Confedlizia, l’urgenza vera da affrontare è una sola: ridurre il carico fiscale che dal 2012 è quasi triplicato e che continua a produrre danni molto forti a tutta l’economia.

Tasse troppo alte, a detta della Confederazione che raduna i proprietari di immobili, si ripercuotono in un impoverimento generalizzato, nel crollo dei consumi, nella desertificazione commerciale, nella chiusura delle imprese e, di riflesso, nella perdita di posti di lavoro. “Dovrebbe essere questa la priorità vera di un governo responsabile”, conclude Confedilizia.

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