Wikileaks: “Attenti ad Athena”. Dietro il malware c’è la Cia?

Wikileaks lancia l’allarme sul malware Athena, ma Microsoft nega tutto.

Wikileaks ha pubblicato i documenti sul progetto Athena in seno alla Cia, un progetto che si ritiene finalizzato ad attaccare i computer aventi sistema operativo Windows 10 e a rubarne i dati contenuti all’interno. Secondo i documenti trafugati, il malware sarebbe stato messo a punto dalla Cia e dalla Siege Technologies, una sorta di società di cyber sicurezza che ha sede nel New Hampshire.

Microsoft, però, ha subito tenuto a precisare che il suo sistema operativo non è vulnerabile così come Wikileaks vorrebbe far credere.

“Athena non sfrutta vulnerabilità di prodotti Microsoft”, ha dichiarato la società. “I nostri team della sicurezza – si legge nella nota ufficiale – hanno esaminato Athena e accertato che questo software non sfrutta vulnerabilità dei prodotti Microsoft. Athena funziona soltanto nell’ambito di un sistema operativo che è stato già compromesso con un attacco sferrato in altro modo”. Di qui, l’autoassoluzione: Windows 10 non è affatto penetrabile e tanto meno poco sicuro.

Nel frattempo la Svezia ha archiviato le indagini che miravano ad accertare la fondatezza delle accuse di stupro che sono piovute nei confronti di Assange, fondatore di Wikileaks, e ha quindi ritirato il mandato di cattura. Da cinque anni a questa parte Assange si trova nell’ambasciata dell’Ecuador di Londra per proteggersi dalla richiesta di estradizione avanzata dai giudici di Stoccolma.

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