Uber Black torna operativo: il Tribunale di Roma dà attuazione alla norma introdotta nel decreto Milleproroghe dalla senatrice Lanzillotta.
Con una decisione presa nelle scorse ore il Tribunale di Roma ha revocato l’ordinanza varata il 7 aprile scorso con cui si disponeva il blocco di Uber Black su tutto il territorio nazionale. La multinazionale statunitense potrà quindi tornare ad operare in Italia con il suo servizio Uber Black, senza più alcun limite di sorta.
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“Siamo davvero entusiasti di poter annunciare a tutte le persone e agli oltre mille autisti partner di Uber che potranno continuare ad utilizzare la nostra app anche in Italia. Ora più che mai è forte il bisogno di aggiornare la normativa in vigore, così da permettere alle nuove tecnologie di migliorare la vita dei cittadini e la mobilità delle città”, si legge in una nota diramata da Uber poco dopo l’ufficializzazione dell’ordinanza.
Il Tribunale di Roma, stando a quanto si apprende da fonti legali, ha ritenuto opportuno dare attuazione alla decisione presa dal Parlamento di sospendere fino al 31 dicembre le norme di carattere nazionale che disciplinano il settore taxi e noleggio con conducente. La sospensione delle norme è stata introdotta infatti dal decreto Milleproroghe, su proposta della senatrice Pd Linda Lanzillotta, scatenando, come ovvio, molte proteste da parte del mondo dei taxi.
La decisione presa dal Tribunale di Roma non va giù a Federtaxi, che la inquadra come frutto “della politica e dei veri poteri forti di questo Paese”. Federico Rolando, portavoce nazionale di Federtaxi, parla di Uber Black come di un “servizio completamente abusivo” che alla luce della recente sentenza “potrà continuare ad operare indisturbato in Italia”.