Guardia di Finanza più soft verso gli evasori dello scontrino

La Guardia di finanza avrà un approccio più soft nei confronti di chi non emette lo scontrino: ecco cosa cambia.

Non emettere lo scontrino fiscale non verrà più considerata un’evasione fiscale vera e propria. Stando a quanto riporta ItaliaOggi, la Guardia di Finanza avrebbe stabilito, tramite una circolare, che la non emissione dello scontrino fiscale non sarà più ritenuta evasione, quanto una mera condotta di irregolarità di limitata portata.

La circolare numero 149223-17 parla chiaro: le Fiamme Gialle sono invitate ad avere una maggiore “sensibilità nei confronti di chi vive un disagio personale”; una sensibilità che gli agenti sono quindi invitati a mostrare ogni qualvolta si muovono sul territorio alla ricerca degli scontrini non emessi. Questo invito presuppone anche il tentare di non ostentare il distintivo della GdF, specie dinanzi a minori e anziani.

Per far capire un po’ come dovrebbero cambiare gli approcci agli evasori, o presunti tali, viene fatto l’esempio di un bar che si trova in un luogo turistico con accanto la concorrenza sleale dei venditori abusivi. “E’ evidente – si legge – che la verbalizzazione di un commerciante al minuto che non ha rilasciato lo scontrino, con accanto un venditore non in regola che offre magari merce illegale, si ripercuota negativamente sull’immagine della Guardia di finanza”.

Insomma, multare un commerciante e far finta che accanto a lui non vi siano, per esempio, dei venditori ambulanti abusivi, non è buona cosa. Il motivo? Perché “produce sfiducia estesa nei confronti dell’azione dello Stato”, visto come intransigente nei confronti degli operatori onesti e come clemente, invece, verso i veri abusivi. Quindi, nel caso di esempio, le Fiamme Gialle dovrebbero ora dare priorità nell’accertamento e nella sanzione ai venditori abusivi, e soltanto dopo ai commercianti in regola.

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