Omicidio Noemi: molotov contro la casa di Lucio

La famiglia di Lucio, assassino di Noemi Durini, è stata intimorita con tre molotov lanciate contro la propria abitazione.

Tre bottigliette piene di benzina non esplose sono state lanciate sul terrazzo della villetta di Montesardo, frazione di Alessano, in cui vive la famiglia di Lucio, il 17enne che ha confessato di aver ucciso la fidanzata Noemi Durini. L’intimidazione ai danni della famiglia di Lucio è avvenuta nella notte tra venerdì e sabato, quando i genitori del giovane si trovavano in casa.

Con ogni probabilità, l’abitazione è stata presa di mira da coloro i quali non digeriscono l’omicidio di Noemi, e tanto meno la superficialità con cui i genitori di Lucio hanno trattato la questione (i due infatti hanno sempre provato a rigirare la frittata dando la colpa alla ragazza morta del gesto compiuto dal loro figlio).

Ora la casa dei familiari di Lucio viene piantonata notte e giorno dai carabinieri, che hanno recuperato e disinnescato le molotov. Gli inquirenti stanno ora indagando per cercare di stabilire l’identità di coloro che hanno lanciato questa intimidazione.

Il clima nella zona si sta facendo davvero molto teso. Tra le due famiglie, quella del 17enne confesso e quella della vittima, è in atto una vera e propria guerra a distanza con accuse reciproche. Anche per questo il Prefetto di Lecce Claudio Palomba ha deciso di potenziare il servizio di sorveglianza non solo sull’abitazione dei familiari di Lucio, ma anche su quella della famiglia Durini, a Specchia.

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