Neuroscienziati scoprono una nuova area visiva nel cervello

I neuroscienziati italiani scoprono una nuova area cerebrale visiva: di che si tratta?

Un gruppo di neuroscienziati delle Università di Pisa e Firenze, guidato dalla dottoressa Kyriaki Mikellidou e dalla professoressa Maria Concetta Morrone, ha scoperto una nuova area visiva nel cervello umano. La ricerca pubblicata di recente su “Current Biology”, ha identificato tale area prestriata che sarebbe specializzata sull’analisi di oggetti che si spostano ad alta velocità.

In merito a tele interessante scoperta la prof. Morrone ha dichiarato che tale area prestriata è sita in una parte primitiva della corteccia cerebrale e si differenzia dalle altre aree visive scoperte finora. Inoltre ha precisato che nel morbo di Alzheimer sono state osservate degenerazioni che su di un piano anatomico corrispondono a tale area, ipotizzando che tali alterazioni potrebbero contribuire ai sintomi iniziali tipici di questa tipica demenza senile.

Il professor David Burr, in merito alla nuova area visiva presente nel cervello umano, ha dichiarato che utilizzando le tecniche computazionali di analisi del segnale Bold, note col nome di ‘population receptive-field mapping’, è stato mostrato che tale piccola area contiene una ‘mappa’ completa e organizzata del mondo esterno.

Burr ha aggiunto che al contrario di altre zone corticali visive, che analizzano le informazioni provenienti dalla fovea grazie alle proprie risorse, l’area prestriata è coinvolta all’elaborazione degli stimoli in rapido movimento presentati nella periferia del campo visivo, come per esempio stimoli transienti che necessitano un’immediata risposta di fuga.

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