Uccisa in un attentato Daphne Caruana Galizia: stava indagando sui Malta-files

La giornalista d’inchiesta Daphne Caruana Galizia è morta in un attentato.

La giornalista Daphne Caruana Galizia è morta nel pomeriggio a seguito di un’esplosione dell’auto in cui si trovava. Lo hanno riferito dei media locali, poi quotati da grandi agenzie di stampa. Non si sa ancora cosa abbia provocato l’esplosione del mezzo all’interno del quale si trovava la donna, ma stando al passato della stessa rimane davvero poco difficile ricostruire i fatti: è altamente probabile che dietro l’uccisione di Daphne vi sia un vero e proprio attentato.

La giornalista infatti era molto attiva e nota per via delle sue inchieste anti-corruzione che avevano colpito anche l’attuale premier Joseph Muscat.

Lo stesso primo ministro, appresa l’uccisione della cronista, ha dichiarato: “Tutti sanno quanto Galizia fosse critica nei miei confronti, ma di certo nessuno può anche solo giustificare un atto tanto barbaro”. Dure pure le parole del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che su Twitter ha scritto: “Daphne Caruana Galizia assassinata come Siani. Uccidono i giornalisti quando sanno che stanno per scoprire la verità. Ora luce sull’omicidio!”.

Daphne Caruana Galizia è morta così a 53 anni. Iconica la frase apparsa nel suo ultimo post Facebook, peraltro pubblicato proprio mezzora prima dell’attentato: “Ci sono criminali ovunque ci si guardi attorno. La situazione è disperata”.

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