Catalogna nel post elezioni: separatisti riconquistano la maggioranza parlamentare

I separatisti catalani hanno vinto ieri, gettando la loro regione, la Catalogna, in un’ulteriore incertezza dopo che una fallita dichiarazione di indipendenza ha fatto vacillare l’Europa e innescato la peggiore crisi politica della Spagna negli ultimi decenni. Con un’affluenza ai massimi livelli e il 99 per cento dei voti contati, le elezioni hanno restituito il mandato ai leader separatisti spodestati della regione, anche dopo aver fatto la propria campagna politica sia dall’esilio che dietro le sbarre.

In un evidente clima di incertezza sulla questione dell’indipendenza che affligge la società catalana, il partito centrista anti-secessionista Ciudadanos nel frattempo ha cercato di ottenere un notevole risultato individuale. E il dato è interessante perché Ciudadanos ha raccolto la stragrande maggioranza del voto unionista, strappandolo di mano al partito popolare di Rajoy.

Il voto si è svolto in un contesto di incertezza politica dopo che il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha sciolto il parlamento catalano, licenziato il leader regionale Carles Puigdemont e imposto il governo diretto sulla regione lo scorso mese di ottobre. Quattro funzionari catalani rimangono incarcerati con accuse che includono la sedizione, mentre Puigdemont e quattro ex membri del gabinetto rimangono in esilio in Belgio.

Marta Rovira, 40 anni, del partito indipendentista della sinistra repubblicana, e Inés Arrimadas García, 36 anni, del partito anti-secessione dei cittadini, sono i favoriti per succedere a Puigdemont come presidente regionale della Catalogna.

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