Con l’approvazione da parte di Trump di una tariffa del 30% sui pannelli solari importati, la SolarWorld di Hillsboro (Oregon) ha intenzione di accelerare la produzione.
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E’ dal 2012 che le importazioni di pannelli solari da parte degli USA hanno avuto enorme impennata, con costi davvero molto bassi; di contro, la produzione interna è crollata del 60% facendo quasi sparire tutte le aziende che producevano pannelli. La SolarWorld Americas è uno dei pochi produttori rimasti.
Le tariffe quadriennali approvate sono inferiori a quelle raccomandate dalla Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti. La tariffa del 30% durerebbe solo un anno, per poi ridursi al 15% per i prossimi quattro anni.
La SolarWorld sta riassumendo centinaia di dipendenti precedentemente licenziati; la società spera di tornare da un minimo di soli 300 lavoratori fino ad 800 o 1.000 a seconda di quanto bene funzionano le tariffe e di quanto sia forte la domanda di pannelli solari.
Il resto dell’industria dell’energia solare, compresi gli installatori di pannelli solari e le attività ad essi collegati, vive in uno stato di preoccupazione in quanto questo dazio imposto da Trump potrebbe causare l’aumento dei prezzi e costerebbe decine di migliaia di posti di lavoro. Alcuni analisti prevedono che la tariffa quadriennale comporterà un calo del 10-15% negli impianti solari statunitensi.