Qualità dell’aria: il commissario Ue bacchetta alcuni Stati membri

Il commissario europeo per l’ambiente Karmenu Vella ha incontrato i ministri dell’ambiente di nove Stati membri per discutere l’incapacità dei loro paesi di rispettare gli standard sulla qualità dell’aria.

I ministri con cui Vella si è soffermato sono quelli della Germania, della Francia, della Spagna, dell’Italia, del Regno Unito, della Romania, dell’Ungheria, della Repubblica Ceca e della Slovacchia. La direttiva da parte della comunità europea è che queste nazioni devono immediatamente intraprendere delle azioni in merito, con l’elevato rischio che la Commissione li penalizzi severamente in quanto hanno violato delle norme UE riguardanti le immissioni di inquinanti come l’ossido di azoto e il particolato.

Vella ha confermato che oltre 400.000 persone muoiono prematuramente ogni anno in Europa per colpa dell’inquinamento che c’è nell’aria e che i precedenti standard di qualità dell’aria stabiliti oltre un decennio fa sono attualmente violati in 23 dei 28 Stati membri dell’UE. La preoccupazione principale della Commissione è quella di proteggere i cittadini europei, ma secondo Vella “questo sentimento” non è sempre presente quando si parla di qualità dell’aria.

“Esorto tutti gli stati membri ad affrontare questo problema potenzialmente letale e con il tipo di urgenza che merita”, ha detto Vella. “Nel nostro dibattito ci sono stati alcuni suggerimenti positivi, ma affermo tranquillamente che a primo acchito non erano abbastanza consistenti per modificare il quadro generale”.

Al fine di rispettare la scadenza del 2020 sui cambiamenti climatici, Vella ha affermato che i membri dell’UE devono migliorare le norme sulla qualità dell’aria come priorità all’interno dei rispettivi governi.

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