Inquinamento da bottiglie di plastica: l’Ue interviene

La Comunità Europea obbligherà i governi a garantire un maggiore accesso alle fontanelle e incoraggiare ristoranti e bar ad offrire agli utenti acqua di rubinetto gratuita. Questa mossa ridurrebbe di molto la quantità di rifiuti in plastica col conseguente minor impatto sull’ambiente. In molti stati dell’Ue ci sono tantissime fontanelle, ma una larga parte di esse non funzionano.

Il vicepresidente della commissione, Frans Timmermans, nella giornata di giovedì ha annunciato le modifiche della direttiva sull’acqua atte ad obbligare i governi nazionali ad un più facile accesso a quella potabile da parte dei cittadini.

Secondo le nuove regole, gli stati membri dovranno dimostrare che, oltre a sistemare quelle già esistenti, aumenteranno anche il numero di fontanelle, forniranno informazioni sulla qualità dell’acqua fornita e pubblicizzeranno le posizioni.

Le persone nelle comunità europea che hanno difficoltà ad accedere all’acqua potabile dovranno essere una priorità. Livelli di legionella e clorato saranno aggiunti all’elenco dei criteri per determinare la sicurezza dell’acqua e nuovi obblighi saranno imposti ai fornitori. La Commissione europea ritiene che le nuove misure ridurranno i potenziali rischi per la salute associati all’acqua potabile dal 4% fino al di sotto dell’1%.

Una riduzione dell’uso di acqua venduta in bottiglie di plastica, che sovente sporcano le spiagge europee, potrebbe anche far risparmiare alle famiglie più di 525 milioni di euro all’anno. L’Ue vuole anche standardizzare i prodotti utilizzati nella produzione di tubi e serbatoi per ridurre l’inquinamento.

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