L’economia Ue è in crescita ma i posti di lavoro scarseggiano

Sembra che la ripresa economica nel vecchio continente guadagni terreno, con livelli di disoccupazioni al minimo storico rispetto al 2008 e inflazione in aumento. A febbraio, il tasso di disoccupazione era del 8,5%, in calo dello 0,01% rispetto a gennaio. L’inflazione è balzata all’1,4% a marzo, rispetto all’1,1% del mese precedente. Il 2% stabilito dalla BCE è però ancora ben lontano.

Il calo della percentuale di disoccupazione è avvenuto grazie agli interventi economici voluti dalla Banca Centrale Europea, in aiuto ai 19 paesi dell’Eurozona per risollevarsi dalla crisi del debito. La BCE ha acquistato più di 2 trilioni di obbligazioni, contribuendo ad innescare la crescita ma faticando a spingere l’inflazione verso l’obiettivo del 2.0%.

Per manifestare la propria fiducia, la BCE è pronta ad incrementare gli acquisti obbligazionari. Ma, con la percentuale dell’inflazione ancora distante dal 2%, Mario Draghi potrebbe dare una sua seconda opinione sull’eliminazione completa degli stimoli. La Banca Europea andrà cauta sull’intento di innalzare i tassi di interesse, il cui primo aumento dovrebbe avvenire per il mese di settembre del 2019.

Per quanto riguarda la disoccupazione, nonostante la leggera flessione esistono delle differenze sostanziali tra le nazioni del blocco euro. In Grecia, ad esempio, è molto elevata ed è pari al 20,8%, in Spagna si è posizionata al 16,1%, mentre in Italia è del 10,9%; tutto questi dati sono riferiti a dicembre 2017. La nazione che ha la percentuale più bassa è la Germania, con un tasso di disoccupazione al 3,5%.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *