Ambiente, nonostante i miglioramenti l’Europa è ancora indietro

L’Unione europea sta compiendo progressi più consistenti verso un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse a basse emissioni di carbonio, nel rispetto della biodiversità, del capitale naturale e della salute delle persone. L’obiettivo è il 2020.

Guardando oltre, gli Stati membri dell’UE devono accelerare i progressi nella trasformazione dei principali sistemi di produzione e consumo, compresi quelli relativi a cibo, energia e mobilità, che hanno i maggiori impatti ambientali e climatici.

In seguito alla crisi finanziaria del 2008, la minore attività economica nell’UE ha contribuito a diverse delle tendenze ambientali positive. Con il ritorno della crescita economica, è probabile che siano necessari maggiori sforzi per mantenere i progressi.

Le prospettive dell’UE di soddisfare entro il 2020 l’impegno di riduzione dell’ammoniaca sono state rivalutate da “probabili” a “incerte”. Le emissioni di ammoniaca provengono principalmente dall’agricoltura. Inoltre, sempre nell’ambito di queste prospettive nel mantenere il tasso annuo medio di terra inferiore a 800 km2 sono state rivalutate da “incerte” a “improbabili” da raggiungere.

Sulla base delle recenti tendenze, sono necessari ulteriori sforzi per rimanere sulla strada giusta se si vuole raggiungere l’obiettivo di efficienza energetica; l’UE è a rischio crescente di perdere l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale complessivo del settore della mobilità. Bisogna allora rivedere alcune cose se l’Unione Europea vuole mantenere fede alle promesse fatte negli anni precedenti.

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