Google cede alle pressioni: Intelligenza Artificiale non più per scopi militari

Accusata dai dipendenti di perseguire scopi militari, Google ha assicurato che non utilizzerà la nuova Intelligenza Artificiale. per questo, ma continuerà comunque a lavorare con governi e forze armate in settori quali la sicurezza informatica, la formazione e il reclutamento militare.

Onde dissipare le preoccupazioni, Google ha dettagliato ciò che non intende perseguire con l’utilizzo di I.A.: armi o altre tecnologie il cui scopo principale è di causare o facilitare direttamente lesioni alle persone e tecnologie che raccolgono o utilizzano informazioni per la sorveglianza in violazione delle norme sui diritti umani accettate a livello internazionale.

Una tecnologia così potente non può far altro che sollevare questioni sul suo utilizzo; il modo in cui I.A. verrà utilizzato avrà un impatto significativo sulla società del futuro. Ecco il perché di queste preoccupazioni, le quali sono esplose quando Google ha firmato un contratto per lavorare al programma Project Maven del Pentagono, il quale utilizza I.A. proprio per la gestione degli attacchi.

Sono stati in 4.000 i dipendenti di Google firmatari della petizione, in aperta protesta contro il contratto; alcuni dipendenti si sono addirittura dimessi. Per rispondere a queste illazioni, Google intende non rinnovare il contratto quando scadrà il prossimo anno, impegnandosi a creare delle linee guida sull’utilizzo “sensato” dell’Intelligenza Artificiale.

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