“Il progetto TAP è inutile”: gelo dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa considera “inutile” il progetto per terminare il gasdotto internazionale che trasporta gas dall’Asia centrale verso l’Europa occidentale, importantissimo per l’Unione europea in quanto significherebbe “sganciarsi” dalle forniture di gas provenienti dalla Russia.

L’intenzione da parte del ministro in merito al coinvolgimento dell’Italia nel Trans Adriatic Pipeline (TAP) è la revisione del progetto. Questa intenzione potrebbe creare delle tensioni fra l’Italia e gli sviluppatori dello stesso, che comprendono il gruppo petrolifero britannico BP, l’italiana Snam e la spagnola Enagás.

E’ sempre stata sotto gli occhi di tutti la politica ambientale radicale da parte dei Cinque Stelle, rispetto a quella più moderata della Lega. Negli ultimi anni la domanda di gas in Italia è aumentata, ma è ancora ben al di sotto delle vette raggiunte un decennio fa.

La revisione progettuale si concentrerà sulle motivazioni che stanno alla base del progetto TAP; il governatore della Puglia ha chiesto che il gasdotto deve essere reindirizzato lontano dall’area turistica piuttosto che rottamato. Ha proposto un percorso alternativo attraverso un’area più industriale. Secondo Barbara Lezzi del Movimento Cinque stelle, invece, il gasdotto rappresenta un inutile pericolo ambientale data l’eccesso di gas in Italia.

Costa ha dichiarato che la revisione è coerente con la politica energetica della coalizione, anche se non menziona specificamente il progetto TAP, ma comunque afferma l’intenzione della stessa sulla transizione dell’Italia alle energie rinnovabili; il proposito dei 5 stelle è quello di eliminare gradualmente i combustibili fossili entro il 2050 per rispettare la loro indole sulla salvaguardia dell’ambiente.

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