David Davis, segretario britannico della Brexit, si dimette

Il governo del primo ministro britannico Theresa May è stato duramente colpito dalle dimissioni di David Davis, il più anziano ministro incaricato di negoziare l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, e dal suo vice, Steve Baker. In seguito alle dimissioni, la May ha nominato come suo sostituto l’attivista della Brexit Dominic Raab.

Davis a maggio aveva dichiarato che le proposte del governo per gli scambi commerciali futuri con il blocco “ci lasceranno, nel migliore dei casi, una posizione negoziale debole e possibilmente ineluttabile”.

Le due dimissioni mineranno il già fragile governo targato May, il quale ha perso diversi ministri nell’ultimo anno a causa di vari scandali. Davis era una voce forte pro-Brexit in un governo diviso tra sostenitori di una rottura netta con il blocco e coloro che vogliono mantenere stretti legami con il più grande partner commerciale della Gran Bretagna. Restano soltanto nove mesi all’uscita della Gran Bretagna dal blocco (29 marzo 2019) e l’UE ha più volte avvisato il paese che il tempo stringe per definire e chiudere l’accordo di divorzio.

Venerdì scorso Davis e il gabinetto avevano finalmente concordato un piano per i futuri legami commerciali con l’UE: mantenere entrambi in una zona di libero scambio per le merci e impegnando la Gran Bretagna a mantenere le stesse regole del blocco per le merci e i prodotti agricoli.

Alcuni parlamentari a sostegno della Brexit non erano affatto favorevoli alle proposte, asserendo che avrebbero mantenuto la Gran Bretagna legata al blocco e incapace di cambiare le sue regole per ottenere nuovi accordi commerciali in tutto il mondo. Ora le dimissioni di Davis potrebbero causare una crisi dei negoziati, a soli 9 mesi dall’uscita.

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