“Reddito di cittadinanza necessariamente a costo zero” avverte il ministro Tria

Il ministro dell’Economia Giovanni Tria avvisa il governo: “Il reddito di cittadinanza va finanziato rimodulando altre misure e compatibilmente con la forza finanziaria disponibile, quindi quasi a costo zero”.

Per dare il là al sussidio tanto caro al Movimento Cinque Stelle, verrà trasformato il reddito di inclusione introdotto dal precedente governo, ereditandone le coperture. “In poche parole, il reddito di cittadinanza non deve essere qualcosa di ex novo, ma sostitutivo di altre misure” asserisce Tria. “Quindi parliamo di costo differenziale, il cui ammontare dipenderà molto dalla norma che verrà concepita”.

Parlando di flat tax, il ministro afferma che “l’idea di base è ottima e la tassa ad aliquota unica rispecchia i principi costituzionali di progressività dell’imposta, difficilmente garantiti dall’attuale struttura dell’Irpef”. Un progetto ancora nella fase iniziale, tant’è che Tria ha creato una task force che avrà il compito di analizzare i profili di gettito e distributivi del sistema.

Non sono solo di tipo economico gli ostacoli che la flat tax deve superare; nell’ambito politico, i Cinque Stelle non apprezzano molto la misura, mentre Forza Italia entrerà nell’ambito con le proprie proposte. Infatti, Renato Brunetta ha confermato questo intento: “La nostra proposta di legge sulla flat tax verrà proposta giovedì. Sarà perfettamente progressiva, con un’unica aliquota del 23%, una no tax area a 12.000 euro decrescenti, detrazioni e deduzioni legate a mutui, sanità e figli”.

Il ministro Tria ha parlato anche di alleggerimento del vincolo del patto interno di stabilità sugli investimenti, di voler confermare sia la scadenza dell’obbligo della fattura elettronica che l’intenzione di modificare parzialmente la riforma del credito cooperativo.

Foto Ansa / Claudio Onorati

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