Autostrade, Governo studia tre vie per riprenderne il controllo

Il Governo intende riportare la gestione delle Autostrade sotto l’egida pubblica. Bene, ma quanto costerà allo stato? E quanto chiederà Atlantia per la risoluzione anticipata del contratto?

Secondo alcune voci, le alternative al vaglio dell’esecutivo sono tre: la prima prevede un affidamento della gestione dell’intera infrastruttura nazionale all’Anas, dopo aver revocato la concessione ad Atlantia; la seconda prevede la revoca e l’apertura di una gara pubblica con cui poi individuare un nuovo concessionario privato; la terza vedrebbe un commissariamento, ma allo stato attuale è quella meno praticabile.

Nell’attesa che una decisione venga presa (i tempi saranno molto lunghi), il vicepremier Matteo Salvini ha continuato a criticare l’atteggiamento tenuto da Atlantia. Ecco come si espresso il ministro degli Interni: “Atlantia, società che controlla Autostrade per l’Italia e partecipata da fondi e banche internazionali, continua ad esternare sulle mie dichiarazioni e quelle di Di Maio, piuttosto che parlare della caduta del ponte e di ciò che occorre per abbatterlo”.

Salvini ha anche parlato dell’intenzione di nazionalizzare le autostrade, affermando di non essere favorevole. “Io continuo invece ad essere favorevole ad un sano rapporto ed una sana competizione tra pubblico e privato. Certo che i termini per le concessioni vanno un po’ rivisti, onde evitare che accada un’altra tragedia come quella di Genova”.

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