Tassi variabili sui mutui in aumento nell’immediato futuro: cosa fare?

Incassando il no dalla Commissione Europea sulla Legge di Bilancio 2019, il Governo italiano ha esposto il paese a probabili stangate su prestiti e mutui. Esperti del settore bancario e immobiliare hanno lanciato l’allarme, nonostante il ministro dell’Economia Giovanni Tria abbia assicurato che la manovra non provocherà terremoti significativi alle finanze del paese.

Intanto, lo spread è aumentato e all’orizzonte si intravede la concreta possibilità che i tassi su finanziamenti personali e per l’acquisto di immobili verranno innalzati. Per adesso, il tasso variabile sui mutui resta conveniente e oscilla tra l’1 e l’1,5%. Ma nel 2019 è già stato previsto il suo aumento, cosa che spingerebbe i futuri mutuatari a scegliere il tasso fisso.

Gli esperti spingono i consumatori a correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Il 2018 è ancora conveniente per chi vuole acquistare casa; quindi, muoversi subito rappresenterebbe un modo per evitare di ritrovarsi con tassi raddoppiati o triplicati nel prossimo anno.

Il problema che acquistare un immobile non è facile come possa sembrare, non certo per problematiche tecniche ma per una questione puramente economica. Con l’Unione Europea che fa muro verso la Legge di Bilancio 2019, considerata invece dal Governo italiano risolutiva, l’immediato futuro potrebbe portare ad una recessione che danneggerebbe economicamente le classi più deboli.

Quindi, sottoscrivere adesso un mutuo in un clima così instabile politicamente ed economicamente potrebbe rilevarsi una mossa rischiosa per il consumatore medio.

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