Lo sviluppo del laser fibra e gli scenari di mercato

Tra i trend di mercato e tecnologici che governano le decisioni di acquisto delle imprese nel mondo del laser di oggi, un ruolo di primo piano è svolto dal laser fibra. La diffusione delle sorgenti in fibra nel corso degli ultimi tempi ha imposto un cambiamento netto e molto importante sul fronte della tecnologia laser, non solo per ciò che concerne la marcatura, la saldatura o il taglio, ma anche sul fronte dell’apporto di materiale: è ciò che i professionisti del settore indicano con la sigla SLS, che è l’acronimo di Selective Laser Sintering.

In qualsiasi ambito, dunque, l’utilizzo delle sorgenti nuove è destinato a offrire vantaggi di non poco conto, tra i quali uno dei più importanti è la grande velocità di lavoro. Una conseguenza indiretta di questo fattore è la riduzione dei costi operativi, ma è bene tenere conto anche della semplicità degli impianti dal punto di vista costruttivo, da cui deriva una superiore affidabilità delle macchine.

Gli incentivi statali di recente introduzione, insieme con i costi bassi, sono stati molto importanti nello sviluppo delle macchine laser, oltre che nella crescita dei costruttori sul mercato. Questo non vuol dire che il CO2 sia arrivato alla fine, ma solo che esso subisce un certo ridimensionamento a livello numerico, anche se resta la scelta più indicata per specifiche applicazioni.

Gli addetti ai lavori, dunque, si interrogano sulle possibilità di convivenza delle varie sorgenti laser, fermo restando che la fibra ottica sembra avere tutte le carte in regola per sconvolgere gli equilibri di questo campo sul piano tecnologico. Il CO2, e in particolare il laser CO2 non sigillato, verrà ancora adoperato in quei contesti in cui non si può sfruttare la fibra, come per esempio il taglio di materiali non metallici.

In generale, i clienti non pretendono il laser fibra, ma semplicemente vogliono la soluzione più appropriata per i bisogni che devono soddisfare. Ecco perché puntare unicamente sulla fibra non ha senso, ma è bene concentrarsi sulle esigenze applicative che di volta in volta vanno assecondate.

Il laser fibra di Sitel MK3 resta comunque un punto di riferimento nel settore, perché il mercato del taglio nel nostro Paese continua ad aver bisogno delle macchine in fibre, che raggiungono quote di circa il 75%, se non addirittura più elevate. A livello europeo la situazione è un po’ diversa, con diversi Paesi in cui si punta soprattutto sul CO2. La naturale evoluzione per il futuro, per altro, consiste nel diodo diretto.

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