Bruxelles dice Sì alla manovra finanziaria

Accordo raggiunto tra il governo italiano guidato dal premier Conte e l’Unione Europea sulla manovra finanziaria. Nella serata di ieri, è arrivato il nulla osta da parte di Bruxelles, grazie all’abbassamento del deficit al 2,04% e alla presentazione del nuovo programma di spending review. Procedura d’infrazione evitata quindi.

Manca ancora l’ufficialità, ma ormai l’ostacolo principale è stato superato. Naturalmente, bisogna ancora quantificare i tempi tecnici per mettere in essere reddito di cittadinanza e Quota 100. Bisogna anche attendere l’ufficialità da parte della Commissione europea, nonostante Moscovici e Dombrovskis hanno già verbalizzato il loro assenso.

A convincere l’UE sono stati i tagli operati dal governo sulle due misure principali della manovra finanziaria, ossia i già citati reddito di cittadinanza e Quota 100: in totale quasi 4 miliardi di euro. In più, le stime sulla crescita economica sono state ribassate.

Il vicepremier Matteo Salvini, presente all’assemblea di Confartigianato, ha auspicato una partenza celere per quanto riguarda Quota 100: “Cercheremo di renderla attiva il prima possibile, insieme al reddito di cittadinanza. Dovremmo tenere sempre in conto il problema dei tempi tecnici, ma sono fiducioso”. Salvini ha dichiarato “false” le voci che volevano il reddito di cittadinanza spostato al 2020.

La cosa certa è che nel 2019 per le due misure si spenderà meno di quanto previsto, proprio grazie ai tempi tecnici necessari a farle partire. Probabilmente, è uno dei motivi che hanno convinto maggiormente Bruxelles.

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