Importanti per alcuni usi, i rivestimenti antiriflesso diventano più performanti grazie ad un team di ricercatori della Pennsylvania State University. La loro scoperta rende praticamente invisibili plastiche trasparenti come il plexiglas.
Chris Giebink, professore associato di Ingegneria Elettrica, ha dichiarato: “La scoperta è nata mentre cercavamo di realizzare pannelli solari ad alta efficienza. L’approccio da noi utilizzato consisteva nel concentrare efficacemente la luce su celle solari di piccoli dimensioni utilizzando lenti in plastica. Inoltre, avevamo bisogno di ridurre al minimo la loro perdita di riflessione”.
In pratica, cercavano di ottenere un rivestimento antiriflesso che funzionasse al meglio su tutto lo spettro solare e su più angolazioni mentre il sole si muoveva nella volta celeste. Inoltre, il rivestimento doveva resistere alle intemperie per lunghi periodi.
Sebbene sia facile realizzare un rivestimento per eliminare il riflesso ad una particolare lunghezza d’onda o in una direzione particolare, non esisteva quello in grado di soddisfare tutti i loro criteri. I rivestimenti antiriflesso degli occhiali mirano alla porzione visibile dello spettro. Ma lo spettro solare è circa cinque volte più ampio di quello visibile; quindi, un tale rivestimento non andrebbe bene per un sistema di celle solari a concentrazione.
Il nuovo processo tenderebbe a colmare il divario tra il Teflon e l’aria tramite l’utilizzo di una molecola, la quale è in grado di creare pori su scala nanometrica. Così facendo, si genererebbe un film in Teflon con indice graduato che illumina la luce in modo uniforme all’interno della transizione da 1 a 1,5, eliminando essenzialmente tutti i riflessi.