Economia, Tria promette: “Nessuna manovra correttiva”

Secondo il ministro dell’Economia Giovanni Tria mettere in atto una manovra finanziaria correttiva non è necessario. “Aumentare le tasse o tagliare la spesa per l’Italia si tramuterebbe in un peggioramento delle prospettive economiche”, afferma il ministro. “Considero queste voci folli e permeate da speculazioni”. Tria si riferisce ad alcuni comunicati stampa, secondo i quali sarà necessario aumentare l’imposta sul valore aggiunto per aumentare le entrate.

Il governo è costantemente impegnato a tenere sotto controllo il deficit appunto per evitare che vengano messe in essere delle misure correttive in grado di erodere un’economia già immersa nella stagnazione e nella recessione.

E’ utile rimarcare che la produzione italiana, essendosi contratta per due trimestri consecutivi nel 2018, ha causato quella che gli economisti chiamano “recessione tecnica”. Ricordiamo che nello scorso dicembre il governo italiano ha dovuto battagliare e non poco con l’Unione Europea per farsi approvare la Legge di Bilancio. Alla fine ci è riuscito soltanto modificando la percentuale di disavanzo sul PIL.

“Forse con un disavanzo più elevato avrebbe completamente scongiurato delle misure aggiuntive”, afferma Tria. “Posto che non avverrà ugualmente, l’Italia necessita assolutamente di completare tutte le opere pubbliche, come ad esempio la TAV. Bloccarne il completamento significherebbe sobbarcare il paese con ulteriore costi”.

Altra questione su cui si è soffermato Tria è quella che riguarda le riserve auree: “Sono detenute e gestite dalla Banca d’Italia all’interno del quadro dell’Unione Europea. Cederle al governo significherebbe spezzare le regole sugli aiuti di stato”.

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