Come funziona un prestito Inpdap

A fronte della difficoltà delle persone nel mettere da parte somme di denaro, il settore dei prestiti è sempre più utilizzato dai consumatori per dare vita ai propri progetti. Un particolare tipo di finanziamento è il prestito Inpdap. Tra le forme più richieste, riguarda lavoratori dipendenti statali e pensionati che hanno lavorato nelle amministrazioni pubbliche. C’è da dire che dal 2012 l’ente pubblico Inpdap è stato assorbito dall’Inps, ma le modalità di proposte sono rimaste ugualmente invariate.

Un prestito Inpdap ha una modalità di rilascio veloce e semplice. Il rimborso della somma di denaro viene fatto tramite la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Il controllo sulla busta paga è di competenza del datore di lavoro stesso, chiamato a controllare l’effettiva restituzione dell’importo, che avviene in maniera automatica.

Altro vantaggio di questo prestito è il tasso d’interesse, tra i più bassi nel mercato. Viene diviso in tre aliquote: TAN al 4,25%, spese amministrative allo 0,50% e aliquota variabile riportata in apposite tabelle. La variabilità di quest’ultima è determinata dal soggetto richiedente e dall’importo dello stesso finanziamento.

La somma di denaro può essere richiesta per via telematica oppure presso un istituto bancario. La prima modalità è la più semplice e veloce: basta compilare un modulo online e la domanda viene inoltrata quasi subito; la seconda, invece, comporta la compilazioni di diversi moduli e quindi le operazioni sono un po’ più lunghe. Naturalmente, prima della scelta definitiva, è sempre meglio valutare diversi preventivi.

Le rate per la restituzione di un prestito Inpdap partono da 12 mesi e arrivano fino a 48. La scelta dipende dall’importo richiesto.

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