Quali sono le reali intenzioni di Salvini?

Un governo dei silenzi, dei sospetti e dell’incertezza. Gli incontri di ieri, che si dipanati tra vertici di mattina, pranzi, riunioni di sera e summit notturni non hanno offerto spunti di particolare rilevanza. Il tema principe era la trattativa esecutivo – Commissione europea, da risolvere il prima possibile per evitare la procedura d’infrazione. Il Consiglio dell’UE si terrà oggi e tutto il mondo politico attende con ansia quanto verrà deciso.

La questione deficit di bilancio è stata illustrata dai ministri Giovanni Tria ed Enzo Moavero. Salvini è rimasto compostamente in silenzio, lasciando agli esperti il compito di elencare soluzioni di impatto rilevante.

Ma il leader della Lega non ha deposto certo le armi. Un’ora prima di salire al Colle, su Facebook ha puntato il dito contro “le norme europee che aiutano Berlino e Parigi e fregano tutti gli altri”. Un approccio polemico che il presidente Sergio Mattarella non voleva assolutamente. Che il silenzio di Salvini durante la riunione nasconde intenti totalmente diversi ed imprevedibili, come una crisi di Governo? Difficile dirlo. Certo è che più tempo passa e più il leader del Carroccio mostra un generale malessere.

Le rimostranze continue nei confronti di Bruxelles, gli affondi su mini-BOT e Flat tax: comportamenti che il Colle fatica a capire. Alcuni ritengono che Salvini voglia temporeggiare fino al 20 luglio, quando si chiuderà la finestra elettorale. Una crisi di Governo dopo quella data andrebbe a cozzare con la sessione di bilancio da approvare entro la fine del 2019.

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