Il Decreto Crescita è diventato legge

Il Decreto Crescita è diventato legge, non senza polemiche da parte delle opposizioni. Ma quali sono le novità in esso contenute? Eccone alcune.

  • La rottamazione è stata estesa fino al 31 luglio; le somme dovute potranno essere pagate in 17 rate oppure in un’unica soluzione partendo, in entrambi i casi, dal 30 novembre.
  • La mini-IRES al 15% sparisce, mentre torna nuovamente il super-ammortamento al 130%. Al posto della mini-IRES un taglio progressivo dell’aliquota sugli utili reinvestiti (al 20% nel 2023).
  • I premi Inail verranno tagliati di 600 milioni, il made in Italy avrà un suo marchio di tutela.
  • Verranno allentati i paletti di reddito e patrimonio per accedere al Fir e ci sarà un percorso speciale per i rimborsi inferiori ai 50.000 euro.
  • Chi investe in Eltif, otterrà delle agevolazioni fiscali, mentre verranno fermati i trader online abusivi.
  • Nell’ambito delle aggregazioni bancarie, sono previsti degli incentivi e dei crediti fiscali per i soggetti che partecipano all’aggregazione, fino a 500 milioni di euro.
  • Lo Stato si accollerà parte del debito di Roma (1,4 miliardi di euro), mentre uno specifico fondo servirà per far confluire gli esborsi minori per le rinegoziazioni dei mutui da parte del Commissario al debito di Roma, i quali saranno utilizzati per i debiti delle città metropolitane.
  • Ci saranno incentivi per chi acquista veicoli elettrici ed ibridi, con la possibilità di rottamare quelli vecchi.
  • Isa che slitta al 30 novembre e moratoria di 6 mesi delle sanzioni sugli scontrini elettronici.
  • Per le aziende che hanno più di mille dipendenti è previsto un contratto di espansione, la possibilità di licenziare quelli più anziani offrendo uno scivolo fino a 5 anni dalla pensione, riduzione dell’orario lavorativo in cambio di nuove assunzioni.

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