Liberata Carola Rackete, capitana della Sea Watch

Torna in libertà Carola Rackete. Niente arresto quindi, ma alla comandante della Sea Watch viene negato il nulla-osta all’allontanamento dall’Italia. Il 9 luglio verrà ascoltata dai pm in merito all’indagine sul favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Come era preventivabile, al vicepremier Matteo Salvini la decisione del Gip non è andata giù. “Sono convinto che ad Agrigento sia andata in scena una sentenza politica”, ha tuonato il leader della Lega in diretta su Facebook. “Invito il giudice a togliersi la toga e candidarsi con il PD. Io non mi arrendo. Per fortuna, in Italia ci sono tantissimi giudici desiderosi di applicare la legge e non ribaltarla”.

In precedenza, Salvini aveva già commentato la sentenza definendola “vergognosa”. “Provo tanta rabbia per questa scarcerazione”, aveva commentato dopo l’esercitazione sull’uso del taser presso l’istituto per ispettori di polizia a Nettuno. “Scelta e motivazioni hanno dell’incredibile. Evidentemente, questo giudice non ha considerato il rischio che hanno corso alcuni uomini delle forze dell’ordine”.

Intanto, l’audizione alla Camera di alcune Ong è stata cancellata causa mancanza di quest’ultime, solidali con quanto accaduto alla Sea Watch. A margine, pesanti accuse sono state lanciate dal leghista Igor Iezzi: “Utilizzando il loro ruolo, alcuni deputati del PD sono saliti a bordo per offrire copertura politica al tentativo di assassinio di alcuni agenti della GDF”.

Dichiarazioni che hanno accesso violente proteste da parte dell’opposizione di Centro-Sinistra, a cui sono seguite le parole di “ammonimento” da parte di Ettore Rosato, vicepresidente della Camera: “Nessun deputato merita di essere definito assassino. La gravità delle parole dette da Iezzi saranno oggetto di valutazione da parte dell’ufficio di presidenza”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *