Molti cittadini nel mondo sono costantemente bombardati dal rumore ambientale, ma sembra non importargli tanto: questione di abitudine. Eppure, l’esposizione al rumore prolungato o eccessivo crea una serie di problemi di salute: stress, scarsa concentrazione, scarsa produttività sul posto di lavoro, difficoltà di comunicazione, stanchezza cronica dovuta al poco sonno. Tutti queste difficoltà possono sfociare in qualcosa di ben più grave, come le malattie cardiovascolari, i disturbi cognitivi, acufeni e perdita dell’udito.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha pubblicato lo scorso anno un rapporto intitolato “Onere della malattia dal rumore ambientale”. Gli studi hanno analizzato il rumore ambientale proveniente da aerei, treni e veicoli, nonché da altre fonti cittadine, e hanno quindi esaminato i collegamenti esistenti con condizioni di salute come le malattie cardiovascolari, i disturbi del sonno, l’acufene, i disturbi cognitivi nei bambini.
Dopo aver attentamente analizzato i dati, il team di ricerca ha scoperto che, ogni anno, vengono persi circa un milioni di anni di vita in buona salute a causa dell’inquinamento acustico. La conclusione è stata che ci sono prove schiaccianti per affermare che l’esposizione al rumore ambientale ha effetti negativi sulla salute della popolazione. Dopo l’inquinamento atmosferico, il rumore del traffico è la minaccia ambientale alla salute pubblica più pericolosa. I ricercatori hanno anche osservato che, mentre altre forme di inquinamento diminuiscono, l’inquinamento acustico aumenta.
In conclusione, anche se il suono ricopre un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni, quando si trasforma in rumore può influire negativamente sulla salute mentale e fisica dell’uomo. Purtroppo, in una società frenetica e tecnologica come quella annuale, pensare di eliminare i rumori è impossibile. Ma, volendo, si possono trovare modi realistici e sostenibili per ridurlo e gestirlo.