Il ruolo del BRICS nell’economia globale

Coniato originariamente all’inizio degli anni 2000, il termine BRIC si riferisce al peso economico globale di Brasile, Russia, India e Cina. Le economie del BRIC sono in contrasto con il G7 (Gruppo dei sette), considerate le economie più sviluppate a livello mondiale, mentre quelle del BRIC sono ancora in via di sviluppo.

Nel 2009, i quattro governi hanno abbracciato l’idea del BRIC e hanno istituzionalizzato la loro cooperazione in occasione di un vertice svoltosi in Russia. Successivamente, nel 2010, il Sudafrica si è unito al gruppo, diventando così BRICS. Il vertice si tiene a cadenza annuale.

Attualmente, il BRICS include due delle tre maggiori economie mondiali, in particolare la Cina, con un prodotto interno lordo (PIL) annuale pari a 21 trilioni di dollari, e l’India, con un PIL di quasi 9 trilioni di dollari. Inoltre, il BRICS rappresenta circa il 25% dell’economia globale, mentre le nazioni del G7 circa il 45%.

Il Sudafrica ha un ruolo fondamentale all’interno del BRICS in quanto è crocevia dell’Atlantico meridionale e dell’Oceano Indiano. Il Sudafrica ha un’estensione territoriale di oltre 1,2 milioni km/q, quasi il doppio del Texas. Geograficamente, le colline e un altopiano interno insieme a una lunga costa di circa 2.800 chilometri dominano il paese.

Il Sudafrica ha una popolazione totale di oltre 54 milioni di cittadini, quasi il 65% dei quali vive in un contesto urbano, in particolare nelle città di Johannesburg, Città del Capo, Durban e Pretoria. Attualmente, il PIL annuale sudafricano è di circa 720 miliardi di dollari, rendendolo l’unico Paese africano a far parte a pieno titolo del G20, ossia le più grandi economie del mondo.

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