Meno commissioni e card anti-evasori: governo studia le misure ideali

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sta seriamente pensando di trovare un accordo con l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) per evitare le commissioni applicate sul pagamento con le carte, almeno fino ad una certa cifra.

“L’idea di sanzionare i professionisti non mi piace”, ha dichiarato, “ma non voglio che le commissioni superino l’importo dell’incasso annuo. La soluzione ideale è di eliminarle completamente sotto una certa soglia e di offrire degli incentivi”.

Se da un lato quanto affermato da di Di Maio deve essere ancora discusso in seno al governo, il nuovo esecutivo sta seriamente pensando di affidare a Poste Italiane la gestione della “card” antievasione, la quale dovrebbe funzionare alla stregua di quella già in essere per il reddito di cittadinanza.

Alcune fonti affermano che tale questione sia stata affrontata nell’ultimo incontro tra il premier Giuseppe Conte e Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste Italiane. Ciò è solo una parte del piano fiscale che l’esecutivo giallorosso vuole mettere in atto per i prossimi tre anni. Motivo? Recuperare più risorse possibile da inserire nella prossima Legge di Bilancio.

Alessio Villarosa, sottosegretario dell’Economia, vorrebbe un carta utilizzabile per i pagamenti elettronici e che, contemporaneamente, funga anche da carta d’identità e tessera sanitaria. Insomma, una sorta di borsellino elettronico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *