Televisori 8K, una spesa che vale veramente la pena?

Il settore tecnologico dei televisori pare essersi evoluto in maniera un po’ più lenta, in questi anni, rispetto a quello dei telefoni. Tuttavia i passi in avanti ci sono stati, e adesso molti produttori sembra stiano puntando soprattutto sul miglioramento della risoluzione dell’immagine. Il vecchio tubo catodico è oramai un ricordo ingombrante, mentre la realtà parla di schermi piatti, con una qualità sempre più elevata ed un pixellaggio sempre più grande.

L’ultimo mood del mercato dei televisori è il cosiddetto Full UHD, anche noto come 8K. Si tratta di una tecnologia capace di superare persino quella in 4K, e che potrebbe presto diventare anche il nuovo standard. Come facilmente prevedibile, tuttavia, i primi apparecchi commercializzati vantano un costo di listino abnorme, difficilmente sostenibile da famiglie che non abbiano un reddito elevatissimo.

Vale quindi la pena spendere così tanti soldi, in questo momento, per acquistare dei televisori in 8K? Effettivamente è difficile dare una risposta positiva, considerando che già per il 4K i supporti non siano molto diffusi: le reti televisive nostrane, salvo poche eccezioni sperimentali, non arrivano ad una qualità così alta (per farlo bisogna affidarsi perlopiù alle piattaforme streaming, come Netflix). Anche i riproduttori visivi e le console videoludiche non hanno una diffusione così ampia; situazione che dovrebbe comunque cambiare da dicembre 2020, con l’arrivo della nuova generazione dei videogiochi. Converrebbe quindi attendere ancora qualche mese prima di effettuare il salto, in modo da dare anche il tempo affinché vi sia il fisiologico calo dei prezzi.

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