Monete rare: queste due valgono 30 mila euro [FOTO]

Anche i non appassionati di numismatica non possono che subire almeno parzialmente il fascino delle monete e delle banconote, al di là del “potere” economico: le valute tradizionali sono infatti soggetto di interesse diffuso anche dal punto di vista storico.

Sono numerosi i fattori che determiano il valore di un particolare esemplare sono vari: il contesto storico, eventuali difetti/errori in fase di coniatura, l’eventuale “domanda” da parte degli appassionati e lo stato di conservazione.

Monete rare: queste due valgono 30 mila euro [FOTO]

Anche le lire italiane possono rivelarsi estremamente interessanti nonchè remunerative: oltre ai numerosi esemplari di monete molto conosciute, come le 10, 50, e 100 lire, il nostro paese in contesti storici precedenti ha sviluppato un numero estremamente alto di esemplari monetari. Ecco due tipologie che possono arricchirci.

Si tratta di due monete da 10 lire antecendenti a quelle più conosciute, sviluppate quasi un secolo prima: le due emissioni in questione risalgono rispettivamente al 1860 e al 1861, contesto storico di fondamentale importanza per la nascita del nostro paese “unificato”.

Entrambe le monete sono in oro e recano il volto del sovrano Vittorio Emanuele II.

La prima è conosciuta come Re Eletto, realizzata in Oro 900%, da una parte c’è il profilo del re, dall’altra il valore nominale da 10 lire incorniciato da due rami di lauro incrociati con un fiocco in basso. Questa emissione è rarissima, essendo stata coniata in poco più di 1100 esemplari e perciò il valore può superare i 25000 euro se la moneta è in perfetto stato di conservazione.

vecchie lire

La seconda è stata una delle prime emissioni d’oro realizzate dall’allora neonato Regno d’Italia. Spicca il volto del sovrano Vittorio Emanuele II. L’emissione risulta esteticamente molto simile a quella precedente eccezion fatta per lo Stemma Sabaudo con la Corona sopra e il Collare dell’Annunziata sotto, raffigurazione presente. Questa tipologia di moneta è stata coniata dal 1861 al 1963, ma la più rara è sicuramente la primissima versione, realizzata presso la zecca di Torino in meno di 2000 esemplari. Il valore anche in questo caso, se in condizioni Fior di Conio si avvicina molto a 30.000 euro.

 

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