Dall’obbligo di usare il nome di battesimo ai post e messaggi anonimi. E’ l’inversione di rotta di Facebook che corre ai ripari dopo l’arrivo del social media alternativo ‘Ello’ (che consente l’uso degli pseudonimi) e della contestazione della comunità Lgbt Usa.
Secondo quanto riportato da New York Times la società di Mark Zuckerberg lancerà a breve l’app che consentirà di interagire anonimamente sulla piattaforma. Un progetto partito dopo l’acquisto della start up Branch, nata per creare piccoli gruppi di discussione e in passato nelle mire di Twitter.
L’applicazione per smartphone e tablet dovrebbe arrivare nelle prossime settimane e consentirà agli utenti di usare più di uno pseudonimo, in modo da poter esprimere la loro opinione su vari temi liberamente, senza dover necessariamente rivelare la propria identità.
La notizia arriva a poche settimane di distanza dalla protesta della comunità Lgbt, nata dalla sospensione di alcuni account di drag queen registrate sul Social con il loro nome d’arte. In seguito Facebook si era scusata con la comunità Lgbt. ”Lo spirito della nostra policy è di consentire agli utenti di utilizzare il nome che usano nella vita reale, non quello legale”, aveva detto il chief product officer Chris Cox.