Per comprendere meglio le cervicali intese come dolori al collo, è fondamentale conoscere almeno l’anatomia del tratto cervicale del corpo umano. Quest’area anatomica comprende le vertebre, i legamenti, i muscoli, i tendini e le strutture nervose. Le vertebre sono in tutto 7 e sono definite con l’aggettivo “cervicali“, proprio per rievocare la zona anatomica di appartenenza.
Esse sono fondamentali per sostenere il cranio e compongono il primo tratto della colonna vertebrale, noto come tratto cervicale o più comunemente come colonna cervicale; dopo di esse, il rachide prosegue poi con le 12 vertebre toraciche, le 5 lombari, le 5 sacrali e le 4-5 coccigee.
Ma cosa provoca i dolori Cervicali?
Sicuramente c’è spazio, al primo posto, per la cattiva postura, le posizioni anomale quando si dorme, per il sovraccarico funzionale oppure per i traumi acuti a carico del collo. Tutte queste condizioni incidono molto sulla muscolatura del collo e sui legamenti delle vertebre cervicali. Questo provoca tensioni, contratture, retrazioni o stiramenti (per quanto riguarda i muscoli) e distorsioni più o meno gravi (per quanto riguarda l’apparato legamentoso).
Il dolore cervicale riconosce anche altri fattori causali, che sono in realtà meno comuni dei precedenti, ma decisamente più importanti dal punto di vista clinico. Una volta conosciuta questa condizione chiamata “cervicali” e aver capito quali sono i sintomi, vediamo quali sono i cinque cibi che possono aiutare in caso di malessere.
1. I cibi ricchi di Omega 3 (quali acciughe, salmone, sardine, aringhe, trote e tonno fresco). Il pesce bianco è, infatti, un toccasana per l’organismo e se consumato almeno tre volte a settimana è in grado di prevenire l’invecchiamento delle cellule e a tenere a bada i sintomi della cervicale.
2. Le proteine (come uova, pesce, carne, sei, legumi), soprattutto se mangiati a colazione. Le proteine sono composte da aminoacidi essenziali che forniscono il carburante sano per l’organismo. Esse stimolano i neurostrasmettitori come la serotonina e la dopamina, gli ormoni che controllano l’umore e la memoria.
3. I cibi ricchi di vitamina B (come spinaci, fagioli, legumi, pane integrale, latte, verdure verdi). Usate ed abusatene perché sono le vitamine che danno da mangiare al nostro cervello.
4. Il cioccolato fondente in quanto ricco, anzi ricchissimo di flavonoli, un tipo di antiossidante che risulta essere in grado di migliorare il flusso sanguigno con proprietà neuroprotettive a lungo termine. Il cacao presenta, inoltre, una piccola quantità di caffeina naturale che riduce al minino la stanchezza del cervello.
5. I cibi fermentati (come miso, kombucha tè, salsa di soia, tofu) che alimentano i batteri buoni e contribuiscono a bilanciare lo stato dell’umore, le funzioni cerebrali ed il comportamento.