Confindustria chiede al governo scelte “selettive” con la prossima legge di Stabilità. E non vede di buon occhio i 7 miliardi per gli statali.
Per costruire una buona legge di Stabilità è indispensabile che il governo abbia il coraggio di fare “scelte selettive”. Confindustria, per voce del suo presidente Vincenzo Boccia, esorta il premier Renzi e il ministro Padoan a “fare poche cose intelligenti che siano nell’interesse del Paese”.
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Intervenendo al meeting di Comunione e Liberazione, in risposta a chi gli chiedeva della possibilità di destinare 7 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti pubblici, Boccia ha detto senza troppe esitazioni: “Se abbiamo una manovra da 25 miliardi e ne aggiungiamo altri 7 mi sembra che facciamo Bingo, e se pure noi ci mettiamo qualcosa allora l’assalto alla diligenza lo facciamo in un secondo. Il problema è che con poche risorse alla mano bisogna fare scelte selettive e pensare di più a ciò che è nell’interesse del futuro del Paese”.
Pur con qualche riferimento ironico, Confindustria non si dice insomma poi così d’accordo in merito al fatto che in queste condizioni di precarietà di fondi, 7 miliardi di euro debbano finire per rimpolpare il settore pubblico. “Non possiamo chiedere la luna”, si sente dire a più riprese tra gli industriali.
“Se riuscissimo a fare operazioni sulla produttività e sugli investimenti privati, diamo una linea di politica economica che determina anche quale industria del futuro vogliamo costruire”, ha poi concluso Boccia.