Il riscaldamento globale sta destando molta preoccupazione per la Grande Barriera Corallina australiana: lo sbiancamento dei coralli procede inesorabile.
Il riscaldamento globale sta provocando parecchi danni alla Grande Barriera Corallina, patrimonio di biodiversità di grande valore. A lanciare l’allarme sugli effetti che le temperature sempre più calde delle acque stanno avendo sui coralli australiani, sono stati i ricercatori dell’ARC Centre of Excellence for Coral Reef Studies della James Cook University.
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Il team di ricerca ha condotto numerose analisi sullo stato di conservazione della Grande Barriera Corallina australiana. Il lavoro svolto dai sub nei fondali australiani tra ottobre e novembre non ha fatto altro che confermare quello che si temeva già da un po’: nell’area ispezionata si sta verificando una incredibile moria di coralli che non ha precedenti nella storia per estensione del fenomeno e per gravità dei danni.
Gli esperti spiegano che l’area presa come riferimento è quella a Nord della Grande Barriera Corallina. In questo vero e proprio paradiso della natura, caratterizzato da scogliere che si estendono per 700 km, il 67% circa dei coralli è già andato perduto. Un declino rapido che si è andato consumando negli ultimi 9 mesi. La situazione è un po’ meno grave al Sud, dove i danni, pur essendo visibili, sono sicuramente meno estesi.
Nonostante quest’ultima rassicurazione, il professor Hughes si è comunque detto preoccupato per la piega che stanno prendendo gli eventi: l’impatto del riscaldamento globale sulla Grande Barriera Corallina sarà sempre peggiore.