Canapa, in Italia terreni coltivati in aumento del 200%

In Italia è crescita boom di terreni destinati alla coltivazione della canapa: +200% in tre anni.

Tessuti e pasta, birra e cosmetici, carta e saponi, ma anche biscotti, pane, detersivi, vernici e materiale per la bioedilizia. Sono questi ed altri i prodotti che vengono ricavati grazie ai terreni di canapa in Italia: il Belpaese, nell’arco degli ultimi tre anni, ha visto accrescere i terreni destinati alla coltivazione di questa pianta del 200% (parliamo di quasi tremila ettari in totale)!

E’ quanto vien fuori da uno studio Coldiretti pubblicato in occasione dell’entrata in vigore, dal 14 gennaio 2017, della legge recante “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa” voluta per superare l’ignoranza che c’è su questa materia, soprattutto da parte di chi ritiene che questa pianta sia solo e soltanto sinonimo di droga da consumare.

La nostra canapa, invece, è quasi totalmente priva del famoso principio attivo Thc che la trasformerebbe in droga, benché appartenente alla stessa famiglia botanica delle Cannabaceae di cui fanno parte diverse piante e sottospecie dagli effetti “stupefacenti”.

“La ricerca della naturalità nell’abbigliamento, nell’alimentazione e in generale l’affermarsi di stili di vita improntati all’ecologia ha favorito la diffusione della canapa che è molto versatile negli impieghi, a basso impatto ambientale, e altresì in grado di contribuire alla riduzione del consumo dei suoli, della desertificazione e alla perdita di biodiversità”, spiega Coldiretti commentando i dati.

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